lunedì 5 dicembre 2011

Premessa: Gestione dei rifiuti.

Per gestione dei rifiuti si intende l'insieme delle politiche volte a gestire l'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino al loro destino finale, e comprende: la raccolta, il trasporto, il trattamento ( riciclaggio o smaltimento) e anche il riutilizzo dei materiali di scarto, solitamente prodotti dall'attività umana, nel tentativo di ridurre i loro effetti sulla salute dell'uomo e sull'ambiente.
In questo processo, il punto focale, che ha provocato l'insorgere di una vera e propria controversia, è rappresentato dallo stadio del Trattamento e più precisamente dall'uso degli inceneritori, i quali hanno sollevato non poche polemiche nel mondo contemporaneo


domenica 4 dicembre 2011

Inceneritore e termovalorizzazione

Gli inceneritori sono utilizzati per lo smaltimento dei rifiuti attraverso un processo di combustione ad alta temperatura, detto incenerimento appunto, che dà come prodotti finali un effluente gassoso, ceneri e polveri.
L'incenerimento (anche se con recupero energetico) costituisce semplice smaltimento ed è dunque da preferirsi alla sola discarica si rifiuti indifferenziati.
Resta da sottolineare che che c'è una sostanziale differenza tra il processo di incenerimento e quello di termovalorizzazione: il primo ha l'unico scopo di bruciare i rifiuti producendo calore che viene disperso in atmosfera e quindi, non produce alcunchè di "utile"; la termovalorizzazione, invece, utilizza lo stesso processo di incenerimento, ma con produzione di energia termica ed elettrica, ed è il processo adottato dagli inceneritori moderni.





sabato 3 dicembre 2011

La controversia ed il SI' all'inceneritore: la voce degli esperti

Le voci favorevoli all'utilizzo degli inceneritori insistono tutte sul fatto che essi siano le tecnologie migliori per quanto concerne la possibilità di eliminare grossi quantitativi di rifiuti, che altrimenti non troverebbero metodo di smaltimento; inoltre viene sottolineato il fatto che, in tali impianti, il calore sviluppato durante la combustione dei rifiuti viene recuperato e utilizzato per produrre vapore, poi utilizzato per la produzione di energia elettrica o come vettore di calore (ad esempio per il teleriscaldamento).
Essenziale e non meno importante, risulta anche la "produzione" di posti di lavoro e quindi di maggiore possibilità occupazionale per la popolazione, la quale sarà appunto impegnata nello svolgimento delle mansioni che riguardano il funzionamento di tali impianti.


venerdì 2 dicembre 2011

La parola al Senatore Umberto Veronesi e al Professor Vito Foà

Il senatore Umberto Veronesi non ha dubbi: gli inceneritori non procurano danni “importanti” alla salute. Secondo il professore, non esiste nulla che non faccia male, ma certo gli impianti sopra citati non costituiscono il caso maggiormente nocivo per l'organismo umano. Inoltre egli nega la relazione tra crescita di casi tumorali e presenza di termovalorizzatori; anzi, ad esser maggiormente precisi, secondo Veronesi i casi di cancro non sarebbero per nulla aumentati con la vicinanza agli impianti.



Il Professor Vito Foà, sostiene anch'egli il fatto che gli inceneritori non rappresentino un pericolo per la salute ed inoltre sottolinea la mancanza di collegamento con l'aumento dei tumori.



La parola al mondo della politica: I ministri Corrado Climi e Corrado Passera

Il nuovo ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, possiede una posizione decisa per quanto riguarda l'incenerimento dei rifiuti. Egli sostiene, infatti, che gli impianti di termovalorizzazione non costituiscano un pericolo per la sicurezza ambientale, che non collaborino all'effetto serra e che soprattutto tutte le polemiche che investono tale argomento siano senza fondamento, perchè basate semplicemente su pregiudizi. Sostiene inoltre, sempre riferendosi agli inceneritori, che essi "dove non ci sono servono” e che quindi essi risulterebbero utili in varie regioni italiane.


Anche il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, è dello stesso avviso del collega: infatti egli sostiene la risoluzione dell'emergenza rifiuti, presente in alcuna zone d'Italia, con un'abbondante costruzione di inceneritori. 
Queste le sue dichiarazioni: "I termovalorizzatori vanno fatti. Basta con il falso ecologismo, smettiamola con i pregiudizi ideologici, con il luddismo antitecnologico, con la paura per tutto ciò che sa di scientifico. Ogni provincia dovrebbe avere impianti di smaltimento suoi propri. In Lombardia ce ne sono 15 e quello di Brescia è da tanti anni un modello internazionale. È una vergogna intollerabile che la Campania non ne abbia ancora di funzionanti e che l’emergenza sia istituzionalizzata da 14 anni!"

Il Museo della Scienza e della Tecnologia " Leonardo da Vinci" di Milano e la filastrocca PRO inceneritore

In visita al Museo della Scienza e della Tecnologia " Leonardo da Vinci" di Milano, nella sezione dedicata ai Rifiuti, vicino al plastico dell'inceneritore milanese "Silla2", si può leggere una filastrocca pro inceneritore


La controversia ed il NO agli inceneritori: il parere scientifico

Molti scienziati sostengono l'idea secondo la quale gli inceneritori, nonostante vengano dipinti come impianti perfetti, comportino la fuoriuscita di fumi contenenti sostanze chimiche pericolose per la salute. Tali grandi complessi industriali, operano costantemente per 24 ore al giorno, per 365 giorni l'anno, ad eccezione dei momenti dedicati alle attività di manutenzione. Tutto ciò comporta l'immissione in atmosfera di milioni di metri cubi di fumi tossici al giorno costituiti, oltre che dalle diossine, da almeno 200/250 differenti composti chimici che possono creare problemi di salute. Le polveri fini e finissime, per esempio, che sono sempre prodotte attraverso un processo di combustione, riescono ad entrare nell'organismo a causa delle dimensioni piccolissime, determinando problemi respiratori e metabolici e generando tumori maligni  negli organi vitali.
Inoltre secondo tali voci, l'energia elettrica o termica che può essere prodotta dagli inceneritori risulta nettamente inferiore a quella recuperabile attraverso la filiera del riuso e del riciclo di materia. Infatti si nota come, nella produzione di energia elettrica, il rapporto fra quella prodotta e l'energia impiegata per ottenerla, risulti negativo; altro dato da sottolineare, molto rilevante per il parere scientifico, è quello che il CO2 prodotto dagli inceneritori, unito al monossido di carbonio, causerebbe anche un aumento dell'effetto serra.